martedì 2 ottobre 2007
martedì 4 settembre 2007
venerdì 31 agosto 2007
Street Fashion 2005
I confini del vestire non sono più netti, gli orientamenti, nelle loro forme pure, non esistono più.
Attraverso la Moda si cerca di arrivare ad una ri-definizione d’indipendenza e libertà creativa: trasformando gli stili si crea un “codice d’abbigliamento”. Attraverso la miscela delle caratteristiche delle sfere culturali di tutto il mondo si arriva alla creazione di una propria personalità, creativa e ricca d’atmosfera ed eccentricità. L’individualità all’interno dei codici della Moda porta ad un messaggio artistico visionario e spiazzante, con la conseguente creazione personale del corpo e dello spazio in cui viviamo e ci rapportiamo con gli altri. Questo serve per poter assumere diverse identità e comunicare, così, con il proprio aspetto esteriore; c’è quindi una ricerca di seduzione: vestendo in modo individuale ci si carica di Sex-Appeal. L’uomo cerca, infatti, di definirsi da sé, e la Moda rappresenta lo strumento principale per arrivare a ciò. Però, in questo modo, la libertà creativa richiede sempre nuove varianti, e, come tutti i cambiamenti, comporta dei rischi, c’è bisogno quindi di una ”Educazione Estetica”, che ci insegni l’istinto per la raffinatezza, che ci apra gli occhi verso una visione moderna dell’abito, da considerarsi non più solo una seconda pelle, e che ci porti alla ridistribuzione dei valori, facendo coesistere, in una collezione di Moda, contenuti e personalità creativa.
giovedì 30 agosto 2007
Gli Abiti della Mente
Ho cercato di fare incontrare, nella collezione, moda e arte, due percorsi simili, che spesso si sono incrociati, in un tocco fuggevole, tornando un attimo dopo a correre paralleli nel tempo e nello spazio. Si tratta di due sguardi coincidenti, che hanno dei punti in comune, e che, mescolati, possono dare vita ad un insieme di sensazioni ed emozioni, forse troppo forti, che, se non “commercializzate”, possono risultare difficili da comprendere. E allora, per una volta, perchè non mettere da parte pregiudizi, razionalismo e senso pratico, per riconciliarsi con la natura, guardando tutto ciò che ci circonda da un punto di vista distante e inusuale, per ritrovare noi stessi.
A questo punto, come premessa alla collezione, chiedo allo spettatore di accostarsi, senza malizia, ad un discorso irreale, fatto di finzione, il cui scopo principale è quello di annullare gli opposti, creando qualcosa di unico in cui riconoscerci tutti, qualcosa senza tempo, senza memoria del mondo vissuto, e al tempo stesso che vive del ricordo di ognuno, delle senzazioni e delle emozioni che suscita nel cuore di ognuno, qualcosa che paralizza verità e menzogna, che ci mette a nudo e davanti a cui tutti ci sentiamo uguali. A questo punto tutto sembrerà più leggero, e, lasciandoci guidare come sotto effetto di un “incantesimo” potremo arrivare a vedere ciò che non si vede, a percepire l'irreale come reale, arrivando ad una manifestazione integrale dell'essere, in un “Eden” dei sensi, in cui l'arrivo alla perfezione ci fa avere, per un attimo, un contatto con la “Madre Terra”, per risvegliarci subito dopo riportandoci all'inizio del nostro viaggio nel “Non Reale”, in cui i segni, che si sono via via moltiplicati e addensati, ritornano chiari e puliti davanti ai nostri occhi, come ricordi di una vita vissuta, di un esperienza passata, di cui, però, non si riescono a delineare i contorni, facendoci oscillare tra sogno e ricordo, arricchendoci della forte sensazione della conoscenza profonda dell'infinita storia del mondo.
Servizio Fotografico
Abito: progettato e realizzato da Me
Foto: scattate da Me
Modella: Erika