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venerdì 31 agosto 2007

Street Fashion 2005

...”Ogni cosa sulla Terra ha un doppio carattere, come una miscela di sabbia e di zucchero”...

I confini del vestire non sono più netti, gli orientamenti, nelle loro forme pure, non esistono più.
Attraverso la Moda si cerca di arrivare ad una ri-definizione d’indipendenza e libertà creativa: trasformando gli stili si crea un “codice d’abbigliamento”. Attraverso la miscela delle caratteristiche delle sfere culturali di tutto il mondo si arriva alla creazione di una propria personalità, creativa e ricca d’atmosfera ed eccentricità. L’individualità all’interno dei codici della Moda porta ad un messaggio artistico visionario e spiazzante, con la conseguente creazione personale del corpo e dello spazio in cui viviamo e ci rapportiamo con gli altri. Questo serve per poter assumere diverse identità e comunicare, così, con il proprio aspetto esteriore; c’è quindi una ricerca di seduzione: vestendo in modo individuale ci si carica di Sex-Appeal. L’uomo cerca, infatti, di definirsi da sé, e la Moda rappresenta lo strumento principale per arrivare a ciò. Però, in questo modo, la libertà creativa richiede sempre nuove varianti, e, come tutti i cambiamenti, comporta dei rischi, c’è bisogno quindi di una ”Educazione Estetica”, che ci insegni l’istinto per la raffinatezza, che ci apra gli occhi verso una visione moderna dell’abito, da considerarsi non più solo una seconda pelle, e che ci porti alla ridistribuzione dei valori, facendo coesistere, in una collezione di Moda, contenuti e personalità creativa.

giovedì 30 agosto 2007

Gli Abiti della Mente

E' lo sguardo a rappresentare il primo approccio quando si sta davanti a qualcosa o a qualcuno, da questo e con questo nascono e si sviluppano una serie di pensieri, emozioni, rimandi a qualcosa di già conosciuto, che fa parte della nostra esperienza, ma anche su quello che può essere, che può svilupparsi attraverso quello stesso sguardo. Usare la fantasia e mescolarla a vecchie rimembranze per creare una “novità”, qualcosa che susciti, nello spettatore, la stessa emozione che abbiamo provato noi stessi nell'atto della “creazione” e al momento del “parto”, ma sopratutto la voglia di capire e di “toccare con mano” quello che in quel momento riempie il suo sguardo, la sua mente, e quindi, il suo essere. Nel mio caso si trattava di creare una collezione, un insieme di abiti, che, a seguito delle ricerche fatte, potesse chiarire e sottolineare ciò che è messo per iscritto nelle pagine precedenti. Cercando di mettere insieme elementi di un mondo fiabesco e irreale con tessuti e colori che richiamassero la “terra ferma”, la vita quotidiana, senza perdere, però, il fascino della favola e la spiritualità di un mondo fantastico che si affianca alla quotidianità con estrema semplicità e con l'umile pretesa di farci sognare, come solo i bambini sanno fare.
Ho cercato di fare incontrare, nella collezione, moda e arte, due percorsi simili, che spesso si sono incrociati, in un tocco fuggevole, tornando un attimo dopo a correre paralleli nel tempo e nello spazio. Si tratta di due sguardi coincidenti, che hanno dei punti in comune, e che, mescolati, possono dare vita ad un insieme di sensazioni ed emozioni, forse troppo forti, che, se non “commercializzate”, possono risultare difficili da comprendere. E allora, per una volta, perchè non mettere da parte pregiudizi, razionalismo e senso pratico, per riconciliarsi con la natura, guardando tutto ciò che ci circonda da un punto di vista distante e inusuale, per ritrovare noi stessi.
A questo punto, come premessa alla collezione, chiedo allo spettatore di accostarsi, senza malizia, ad un discorso irreale, fatto di finzione, il cui scopo principale è quello di annullare gli opposti, creando qualcosa di unico in cui riconoscerci tutti, qualcosa senza tempo, senza memoria del mondo vissuto, e al tempo stesso che vive del ricordo di ognuno, delle senzazioni e delle emozioni che suscita nel cuore di ognuno, qualcosa che paralizza verità e menzogna, che ci mette a nudo e davanti a cui tutti ci sentiamo uguali. A questo punto tutto sembrerà più leggero, e, lasciandoci guidare come sotto effetto di un “incantesimo” potremo arrivare a vedere ciò che non si vede, a percepire l'irreale come reale, arrivando ad una manifestazione integrale dell'essere, in un “Eden” dei sensi, in cui l'arrivo alla perfezione ci fa avere, per un attimo, un contatto con la “Madre Terra”, per risvegliarci subito dopo riportandoci all'inizio del nostro viaggio nel “Non Reale”, in cui i segni, che si sono via via moltiplicati e addensati, ritornano chiari e puliti davanti ai nostri occhi, come ricordi di una vita vissuta, di un esperienza passata, di cui, però, non si riescono a delineare i contorni, facendoci oscillare tra sogno e ricordo, arricchendoci della forte sensazione della conoscenza profonda dell'infinita storia del mondo.



Fiaba e natura:

Concetti vicini di un mondo immaginario che convivono nella collezione, per vestire una donna Fata, spirituale, ma coinvolta dalle tendenze del momento, sicura del suo stile e della sua individualità come essere, ma parte integrante di quella natura che l'ha creata. Elementi mescolati per dare vita ad una donna capace di sedurre e suscitare interesse preoccupandosi della ricerca dei significati interni ad ogni cosa e ad ogni persona, bella per se stessa e in rapporto alla “natura” che la circonda, sia quella fiabesca di un racconto o un sogno, sia quella reale della vita quotidiana. Una donna che può scegliere come interpretare se stessa ogni giorno, in base agli umori di “ognuna delle personalità” che porta dentro di sé, di scegliere, tra capi originali e ricercati, che con i giusti accostamenti, possono risultare tranquillamente funzionali. Una moderna espressione di “lusso” al di là delle regole, che trova la sua dimensione oltre l'impatto esteriore, per arrivare ad una concettualità interiore che, ci permette di mettere a fuoco una personalità forte e ricca, esaltata esteriormente dall'abito, e dalla luce riflessa negli occhi di chi si trova faccia a faccia con questa Donna-Fata. Palpita, quindi, nello spettatore, la voglia, spogliando degli abiti questa donna, di mettere a nudo la sua anima, sperando di trovare e catturare quel qualcosa di magico che “blocca” il tempo e il mondo intorno ad essa, muovendo, solo con i suoi sensi, emozioni, permettondole, così, di affascinare chi le sta intorno.

Servizio Fotografico
Abito: progettato e realizzato da Me
Foto: scattate da Me
Modella: Erika